Ingredienti:
Un filetto di
maiale con le costatelle
"pepone" in abbondanza
"diavolillo" a piacere
aceto di vino bianco q.b.
2 o 3 spicchi di aglio
sale q.b.
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Preparazione
Tagliate la
carne, lasciando le costatelle attaccate alla polpa, quindi preparate
un intingolo impastando pepone (peperone rosso dolce fatto essiccare
al sole, infornato e macinato finemente) spicchi di aglio tritati
o schiacciati ed un buon pizzico di "diavolillo" e l'aceto.
Passate i pezzi di carne, ad uno ad uno, in questo impasto, facendo
in modo che ne siano interamente ricoperti ed infornateli per più
di un'ora, dopo averli sistemati in un ruoto.
A metà cottura, salate moderatamente la carne, spruzzatela
di aceto, copritela con un foglio di carta argentata - una volta
si usava quella paglia, cioè quella gialla - e terminate
la cottura.
La "pampanella" è ottima sia calda che fredda.
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NOTE:
Oggi è
diventato frequente, ad opera di chi prepara la "pampanella"
per venderla, l'uso di far lessare la carne prima di infornarla, onde
evitare che il grasso possa sciogliersi troppo al calore del forno
e le porzioni "sfreddare" oltre il conveniente. Il nostro
consiglio è, naturalmente, quello di condire la "pampanella"
con la pazienza di un'accurata manipolazione e con il rispetto dell'originaria
preparazione nella quale non va dimenticato il contorno dei "fegatazzi",
sottili pezzi di salsiccia di fegato che per i robusti Sammartinesi
hanno ancora oggi il nome e la funzione di "passatiempe",
cioè compagni di gusto e di bicchiere.
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