CUCINA MOLISANA
RICETTE E PREPARAZIONI DEDICATE
AL MAIALE

 

Coppa
Crostini di fegato
Fegate 'nche la rezza
Lardo sott'olio
Lesconda martièta
Maiale e peperoni
Neccia secca
Nnoglie
Pampanella
Petaccelle
Pettrina
Salsiccia di fegato
Lampasciune
Soppressata
Tracchiulelle
U 'ndrigghie
U vrucchelare
Ventricina
 
 
Ventricina

Ingredienti:

Carni rosse
guanciale
qualche pezzo di polpa di prosciutto
un pezzo di pancetta
grani di pepe
"diavolillo"
"iavall" (peperone rosso dolce) 25 gr. di sale per ogni chilogrammo d'impasto
una vescica
un'arancia
un limone
foglie di lauro

Preparazione

Tagliate a tocchi la carne di maiale ed impastatela sulla spianatoia, dopo averla condita con pepe, sale, peperoncino tritato ed una spolverata di "iavall"; quindi mettete la "pannata" in un'insalatiera e fatela insaporire per dodici ore in luogo fresco, meglio se alla "serena".
Intanto, pulite e "curate" una grossa vescica di maiale in acqua fresca, profumata con bucce di arancia, foglie di lauro e fettine di limone; il giorno seguente, riempitela con l'impasto di carne, insaccandolo bene in modo da non lasciare vuoti d'aria che comprometterebbero la buona riuscita della ventricina.
Legate bene l'insaccato, punzecchiatelo con uno spillo ed appendetelo al soffitto, insieme alle "soppressate", per farlo seccare.
Dopo una trentina di giorni, quando la ventricina sarà ormai secca, tuffatela per un minuto in un bagno di sugna liquida, quindi riappendetela in un luogo fresco ed aerato, si conserverà cosi fino alla stagione estiva, quando sarà giunta al giusto grado di "maturazione".

NOTE
Dire ventricina nel Molise significa pensare alla valle del Trigno, e più precisamente al tratto in cui il fiume si libera dalle gole verdi dell'Alto Molise e si appiattisce verso il mare. Per i paesi che si succedono da Montefalcone a Petacciato (ma anche di quelli abruzzesi che vanno da Castiglion Messer Marino a Vasto) è una specie di marchio gastronomico.
La ventricina è un insaccato asciutto e profumato, dal sapore intenso e piacevole, stagionato dai venti freddi che risalgono il Trigno dal mare, profumato e colorito dal "pepedigne" che tutto lo compenetra.